Tutti quando vanno a sciare notano le piste perfette e ben curate, ma pochi immaginano il grande lavoro che sta dietro alla preparazione delle piste.
Quando andiamo a sciare ci aspettiamo sempre piste perfette, ben “tirate” e sicure pensando che “basta una passata di gatto”, ma … non è così.
Certo il battipista è importante, ma non è sufficiente salire sul gatto e battere la pista, soprattutto dopo abbondanti nevicate. La messa in sicurezza dell’area sciabile inizia sì dal gattista, ma richiede un notevole impegno di forze meccaniche ed umane.
In una normale giornata di sci, il gattista fresa le piste riportandole allo stato ottimale, ma dopo abbondanti nevicate egli deve prima cingolare la pista, lasciare che la neve si assesti, quindi ripassare più volte fresando il tracciato.
Terminato questo lavoro, entrano in scena gli operatori che devono garantire l’apertura delle piste seguendo le rigide norme di sicurezza in materia
posizionamento delle reti di protezione a bordo pista
riposizionamento delle paline indicatrici
posizionamento dei materassi di protezione su piloni, lance, torrette, cannoni
sistemazione delle aree di imbarco e sbarco
Quindi una mole di lavoro notevole, svolta in condizioni climatiche ed ambientali estreme a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Per questo se una mattina, dopo un’abbondante nevicata, andate in una località sciistica e trovate il cartello “Chiuso per Messa in Sicurezza dell’Area Sciabile”, non arrabbiatevi, ma ringraziate quei ragazzi che lavorano per il vostro divertimento in sicurezza … e comunque, non dimenticate mai di informarvi prima di partire.