Questa guida offre i primi elementi necessari per comprendere la natura modulare delle normali cucine componibili, cioè gli standard dimensionali a cui si adeguano tutti i produttori europei. Questo consente di avere gli strumenti per progettare, nelle linee generali, la propria cucina. Ci si limita per semplicità alle soluzioni lineari, lasciando le cucine ad angolo ad altri approfondimenti.
Per iniziare occorre misurare la parete che intendi utilizzare per appoggiare la cucina. Occorre tener conto che una semplice cucina lineare per per accogliere tutte le normali attrezzature ed elettrodomestici necessita di una parete di almeno 330 centimetri riducibili eventualmente a 300 o addirittura a 270 con qualche rinuncia. Risulta importante anche che tu osservi se la parete è a stretta tra due muri laterali che ti costringerà così a progettare una cucina che riempia esattamente lo spazio, ovvero se un lato sia libero lasciando un qualche margine di libertà.
Naturalmente è noto come i rivenditori di cucine provvedono a fornire un preventivo anche in assenza di un progetto, facendo riferimento solo alle misure della parete. Tuttavia se provvedi da solo a preparare un progetto nella fase iniziale della ricerca d’acquisto, potrai confrontare meglio i prezzi proposti dai vari rivenditori ed in generale sarai maggiormente consapevole nelle fasi della trattativa, anche se alla fine la soluzione prescelta sarà diversa da quella da te progettata. Per prima cosa occorre prendere conoscenza che la profondità della quasi totalità delle cucine componibili è 60 cm e che il modulo base relativo allo sviluppo in lunghezza è 15 cm.
I mobili che compongono la cucina componibile sono quindi larghi 1, 2, 3, 4… moduli, tenendo comunque conto dei vari vincoli legati agli elettrodomestici ed alle attrezzature della cucina. Cominciamo con il dire che i componenti di 30 cm (2 moduli) e soprattutto 15 cm (1 modulo) sono da evitare perché la loro presenza pesa sul preventivo in misura maggiore della loro utilità. La maggior parte dei moduli da utilizzare sono quelli di 45 cm, 60 cm e 90 cm.
La maggioranza degli elettrodomestici occupano 60 cm (4 moduli): colonna frigo, forno, fornelli, lavastoviglie ed eventualmente lavatrice. Vi sono anche lavastoviglie di 45 cm (3 moduli) e forni da 90 cm (6 moduli) ma sono da utilizzare solo in casi particolari. Il mobile sotto lavello ed il soprastante pensile per piatti misura in genere 90 cm. Il modulo da 45 cm è adatto ai cassetti. Da notare come quasi tutti i produttori abbiano previsto una specie di modulo “jolly” di 40 cm (e il suo doppio 80 cm) per consentire una maggiore flessibilità nel “riempire con la maggior esattezza possibile lo spazio disponibile.
Definiti i componenti necessari puoi provvede a disporli in una composizione ordinata disegnandoli sul foglio di un normale quaderno, in cui ogni quadretto corrisponde al modulo di 15 cm. Nel compiere questa operazione occorre tener conto di alcune necessità: Il frigo deve essere posto ad un’estremità della composizione; i fornelli non devono essere posti direttamente accanto al frigo per non danneggiarne il funzionamento; il lavello necessita di uno spazio aggiuntivo rispetto al mobile sottolavello, generalmente sopra alla lavastoviglie, per accogliere il cosiddetto “scivolo” scolapiatti (misura totale 120 cm).
Se la composizione della cucina componibile eccede la misura massima consentita puoi provare ad utilizzare i moduli di 80 e 40 al posto di 90 e 45 cm. Se necessario puoi utilizzare anche il modulo di 30 al posto di 45 cm. Se questo non bastasse bisogna ricorrere a soluzioni compatte che sacrificano almeno in parte la funzionalità degli elettrodomestici e che permettono di raggiungere misure di 240 cm o anche meno, ma la cui esposizione richiede approfondimenti specifici. Se invece la composizione è più piccola della parete di una misura che non consente l’incremento di un modulo (se avanzano per esempio 7-8 cm), la soluzione migliore è prevedere una fascia di chiusura a lato frigo, escludendo invece pezzi su misura che appesantiscono il preventivo e i tempi di consegna.
Un’ulteriore verifica da fare è quella degli impianti che spesso rappresentano un piccolo problema, quando già sono esistenti e non hai giustamente voglia di toccarli. Ricordati che occorre disporre di prese di corrente idonee nelle aree poste dietro frigo, piano cottura, cappa aspirante, lavastoviglie, eventuale lavatrice, congelatore (se indipendente) e forno (se elettrico). Gli scarichi e gli attacchi idraulici dovranno necessariamente trovarsi dietro il mobile sotto lavello. Il gas dovrà avere l’attacco sotto il piano cottura e la manopola di chiusura lontano dai fuochi. La cappa dovrà avere, per legge, un foro di espulsione dei fumi in posizione utile.