Quali sono gli sport acquatici più efficaci per combattere la cellulite? Esistono 5 nuovi sport che sono dei veri killer della cellulite, altro che cremine e tecniche chirurgiche. Nell’articolo descrivo anche come scegliere l’equipaggiamento più adatto per fare questi sport nel migliore dei modi.
Il mondo del fitness acquatico, per la sua crescente popolarità è costantemente in evoluzione, e ogni anno assistiamo alla nascita di nuove attività, tutte mirate alla tonificazione del corpo, alla perdita di peso e alla riduzione dell’odiatissima cellulite. Vediamole nel dettaglio.
-Acquafight: Consiste sostanzialmente in una combinazione di pugni, calci e tecniche di combattimento, opportunamente rielaborati in modo da poter essere eseguiti anche in acqua. È un allenamento intenso e con forte carica adrenalinica, ideale per scaricare tensione e ansia. Si svolge generalmente in verticale, in acqua media, e il continuo movimento delle gambe genera un ottimo massaggio cutaneo, assicurando un’ottima azione linfodrenante.
-Aquapalming: È un mix tra acquagym e nuoto che prevede l’attuazione di tutta una serie di movimenti, accompagnati da musica, da effettuarsi con apposite pinne corte. È un’attività divertente, aerobica, tonificante e perfetta come anti-stress, che aiuta a combattere la cellulite, soprattutto se si ha la costanza di farlo almeno tre volte alla settimana.
-Hydrobike: È la versione acquatica dello spinning che si pratica con delle speciali biciclette in quasi totale immersione in acqua, e che genera un movimento in acqua simile a quello di un massaggio linfodrenante, ideale per sconfiggere la cellulite.
-Acquafit Cross: È una fusione tra il Cross Fit e il Cross Training, e prevedere una serie di sessioni di allenamento molto brevi ma altissima intensità, senza routine, a cui abbinare l’azione massaggiante dell’acqua. È l’assoluta novità del Rimini Wellness 2014.
-Acqumba: È la versione acquatica dello zumba, e prevede una serie di movimenti da effettuare al ritmo di danze popolari, latine e balli di gruppo, adatta a tutti e molto divertente in particolar modo per gli amanti di quel particolare genere musicale. I movimenti diventano delle vere e proprie coreografie che variano in base al brano in ascolto, studiate appositamente per essere eseguite in acqua e per poter approfittare dell’azione massaggiante del fluido.
A meno che non si scelga di praticare il nuoto, per il quale non serve molto altro che un comunissimo costume da bagno ed eventualmente degli occhialini acquatici, per tutte le altre attività appena descritte vengono prodotte attrezzature speciali, tra cui le pinnette per l’acquapalming e gli Hydrapants, uno speciale pantalone aderente che amplifica l’azione massaggiante dell’acqua migliorando la microcircolazione nelle gambe.
Un’altra novità in questo campo sono i costumi “shorty”, fatti a pantaloncino, ideali per attività come la hydrobike, che contribuiscono anche a minimizzare i piccoli difetti.
In entrambi i casi, è bene scegliere prodotti di qualità superiore, dato che devono rimanere a lungo contatto con la pelle e con il cloro, assicurandoci tramite l’etichetta che siano 100% resistenti ai raggi UV (che grazie all’effetto “lente” dell’acqua incrementano la loro azione dannosa) e al cloro.