Quando ci si allontana da casa per pochi giorni, è sufficiente dare alle piante una abbondante innaffiatura appena prima di partire e metterle in una stanza fresca lontane dalla luce solare diretta. Come ulteriore precauzione si può porre le piante in cassette riempite con ghiaia bagnata oppure le si può immergere in grandi contenitori di torba bagnata.
Per assenze piú lunghe, di 2 o 3 settimane, è necessario installare strumenti che irrigano a lungo termine. Il piú semplice consiste nell’uso di stoppini da lampada (larghi 2,5 cm), che, per capillarità, conducono l’acqua alla pianta: porre un capo dello stoppino in un secchi e e l’altro capo nel terreno del vaso, che dovrà essere siseemato a un livello piú basso (per esempio sotto un tavolo).
Un altro metodo consiste nel chiudere le piante in buste di plastica trasparente subito dopo averle ben innaffiate e appena l’acqua ha finito di defluire attraverso il terriccio; ogni busta va sostenuta con tre o quattro stecche piantate nella terra
e va legata intorno al bordo del vaso in modo che la plastica non tocchi il fogliame. Le buste serviranno a conservare l’umidità necessaria alle piante per 3 o 4 settimane. Se l’assenza dura meno di 10 giorni, è sufficiente lasciar ricadere flosce le buste, senza sigillarle.
I vasi, cosi avvolti, devono essere portati lontani dalla luce diretta del sole se è estate, e in un ambiente a una temperatura di 16-18 °C se è inverno.
Se si rimane assenti per piú di 3 settimane si possono far crescere le piante in vasi o in cassette autoinnaffianti, disponibili presso i negozi di giardinaggio.
Essi posseggono una riserva di acqua da riempire periodicamente secondo le necessità di ogni pianta.